L’introduzione nella normativa dei programmi di Residenzialità Leggera rivolta a pazienti con fragilità psichiatriche rappresenta una novità che si richiama all’Area sociale e all'erogazione di programmi sanitari che non hanno il loro fulcro nella struttura residenziale, ma che per essere attuati necessitano dell'appoggio di una soluzione abitativa adeguata al soggetto, collocata in un normale contesto residenziale urbano, conforme alle “civili abitazioni”.
La residenzialità leggera è stata, infatti, individuata come risposta flessibile alle esigenze abitative di utenti clinicamente stabilizzati, allo scopo di permettere il completamento del loro percorso riabilitativo.